Basta speculazioni: Marghera ha bisogno di sviluppo e tutela di ambiente e salute!

L’incendio che è scoppiato oggi all’impianto chimico della 3V Sigma di Marghera ci lascia sconcertati: si tratta di un nuovo disastro ambientale. I nostri pensieri vanno prima di tutto ai lavoratori feriti.

Ancora una volta lo sviluppo economico, il diritto al lavoro e alla salute, la tutela ambientale, la sicurezza sul luogo di lavoro, non sono sullo stesso piano. L’incidente è avvenuto in un’azienda nella quale solo qualche mese fa uno sciopero dei lavoratori lamentava la mancanza di livelli di sicurezza accettabili.

Per più di un’ora l’incendio divampato all’impianto industriale, che ha bruciato i prodotti chimici utilizzati nelle produzioni, ha inquinato l’aria di una vasta zona attorno all’area dell’incidente ed il successivo temporale se da un lato ha contribuito a spegnere l’incendio, dall’altro ha portato a terra tutti gli inquinanti bruciati e presenti nell’aria. Chiediamo ad Arpav, Ulss, Comune e Regione di attivarsi per verificare subito i livelli di inquinanti ricaduti su tutta la zona interessata ed attuare sistemi di contenimento e riduzione dell’inquinamento

Il sistema istituzionale di comunicazione dell’emergenza è stato superato dai social che hanno addirittura anticipato le sirene, che non sono state attivate immediatamente, ed il sistema Simage, che dovrebbe avvisare la popolazione in caso di emergenza. Chiediamo al sindaco Brugnaro e al presidente Zaia di spiegare il perché di questi ritardi e di rivedere un sistema di allerta della popolazione che evidentemente non ha funzionato.

Comune e Regione devono decidere del futuro del Polo industriale di Porto Marghera, un’area produttiva che rimane centrale per il futuro economico della città e di tutto il Veneto. Gli investimenti pubblici che arrivano dal Governo devono rientrare all’interno di un grande piano di sviluppo dell’area che ad oggi manca a causa della latitanza delle istituzioni locali.

Lo sviluppo deve essere coniugato a sicurezza e tutela ambientale. È necessaria una rivalutazione di tutte le misure di sicurezza delle aziende chimiche operanti nel Sito di Porto Marghera. Serve un nuovo piano di sviluppo tecnologico che metta al centro il diritto dei cittadini di vivere e lavorare in totale sicurezza e senza la paura di uscire di casa.

Giorgio Dodi – Segretario comunale
Marco Rizzetto – Vicesegretario metropolitano, Segretario circolo PD Marghera