In un silenzio assordante e senza coinvolgere la Municipalità di Marghera né il Comitato Utenti dei cittadini di Malcontenta, il Comune, la Città Metropolitana e la Regione approvano una modifica all’Accordo di Programma Moranzani, da sempre esempio positivo di partecipazione attiva: vergogna!

Zaia e Brugnaro vengano a Malcontenta – dice Marco Rizzetto, segretario PD di Marghera – ci mettano la faccia e spieghino ai cittadini perché Municipalità e Comitato Utenti non sono stati coinvolti, perché le opere viarie ed il parco non verranno realizzati, perché la San Marco Petroli potrà rimanere così vicina alla case. Si veda cosa è successo con la 3VSigma perché rinunciano a milioni di investimenti per la riqualificazione ambientale di Marghera”.

“Come possiamo fidarci delle istituzioni se le promesse non vengono mantenute? – interviene Giorgio Dodi, Segretario PD Comune Venezia – Marghera e Malcontenta non saranno la discarica del Veneto! Il PD darà battaglia: i gruppi consiliari in Regione e Comune presenteranno interrogazione a Brugnaro e Zaia, combatteremo in Consiglio di Municipalità sul cambio di destinazione del Parco”.

 La storia:

 Nel 2008 i Cittadini di Malcontenta votano in assemblea l’ok ad una discarica di fanghi, a fronte di alcune opere compensatorie:

– opere idrauliche, ad oggi finanziate grazie ai fondi Italia Sicura del Governo Renzi

– opere viabilistiche, ad oggi realizzate al 30% in quanto mancano la rotonda sulla Romea e la messa in sicurezza del collegamento con Marghera sulla SR 11

– interramento delle linee elettriche di Terna, forse finalmente al traguardo

– un parco al posto delle discariche, progetto di fatto cancellato

– infine lo spostamento della San Marco Petroli, un deposito di oli a ridosso dell’abitato di Malcontenta, oggi cancellato
 

L’accordo di Zaia e Brugnaro:

L’accordo vergognoso prevede invece che:

– la San Marco Petroli rimanga dov’è e l’area passi da Zona adibita a Parco ad Area Industriale

– le opere di viabilità non verranno completata

Viene inoltre stralciato dall’Accordo il Molo Sali, seconda area di discarica e ciò comporta:

– che i fanghi verranno ancora portati ma la tariffa di conferimento sarà più bassa senza opere compensatorie con una perdita stimata tra i 15 ed i 25 milioni in opere pubbliche

– potranno essere portati anche fanghi C ed oltre C di tutti i sottoscrittori dell’accordo, compreso il provveditore alle Opere Pubbliche del Triveneto: potranno portare fanghi da tutto il Nord-Est, magari contaminati dal Pfas o anche peggio.