La scelta de La Biennale di rinviare la Biennale Architettura non è un fulmine a ciel sereno. Il periodo in cui viviamo è noto a tutti e ciò nonostante l’impatto sul tessuto economico e sociale sarà altissimo e la Città non può permetterselo.

Ma non è solo una questione economica: Venezia e l’Italia devono raccontare al mondo come il Paese sia in grado di ripartire. Nel comunicato stampa che annuncia tale scelta il Presidente Cicutto afferma che si sta pensando di realizzare comunque “numerose iniziative” di approfondimento e anche la stampa oggi riporta di idee in tal senso, ma sono proposte ancora molto vaghe.

Invitiamo quindi la Biennale a battere con forza tutte le strade possibili perché Venezia, accanto alla Mostra del Cinema, possa vedere l’Arsenale e i Giardini aperti e fruibili – almeno parzialmente – con contenuti culturali di qualità. È fondamentale che la fine di agosto e i primi di settembre possano essere delle giornate in cui il sistema culturale veneziano, grazie al traino rappresentato da La Biennale, riesca a dare un forte segnale all’Italia e al mondo. Momenti di approfondimento che riescano auspicabilmente a spingersi a tutto l’autunno proprio per rafforzare l’offerta culturale veneziana in momenti così difficili.

La Biennale ha dato molto a Venezia in passato e viceversa. Crediamo che un’istituzione così importante debba fare tutto il possibile (e ancora di più, nel segno della creatività e dell’innovazione) per dare un messaggio chiaro a livello internazionale: Venezia non si arrende anche in un anno in cui i colpi che la nostra comunità ha ricevuto sono stati tremendi. 

Nel rispetto dell’autonomia scientifica dell’Istituzione, autonomia che è un valore da preservare, invitiamo anche La Biennale a confrontarsi con la Città, le sue associazioni e le altre istituzioni, per raccogliere idee realizzabili affinché La Biennale sia ancor più legata alla creatività che questo territorio è capace di esprimere.

La segreteria comunale del Partito Democratico